Campari Tower by Mario Botta

Mario Botta è il visionario che ha saputo trasformare la storia e l’architettura in un’esperienza di vita. Con il suo inconfondibile stile, che unisce l’eleganza delle forme geometriche alla ricchezza dei materiali naturali, Botta ha donato alle Campari Towers un’anima che parla al cuore. Le sue opere, capaci di dialogare con il contesto urbano e paesaggistico, trovano in questo progetto il perfetto equilibrio tra innovazione e memoria, tra tradizione e modernità. Collaborare con Botta significa abbracciare un’architettura che trasforma lo spazio in un luogo di emozioni, in cui ogni dettaglio è pensato per far vivere un’esperienza abitativa unica e senza tempo.
Le Campari Towers si inseriscono in uno dei contesti urbanistici più affascinanti e innovativi della nuova Milano. Sesto San Giovanni sta vivendo una profonda trasformazione: da polo industriale del secolo scorso a protagonista di una rinascita urbana e culturale tra le più interessanti d’Europa.
Qui, in via Campari, non si è trattato semplicemente di riqualificare un’area dismessa. Si è voluto reinterpretare il concetto stesso di abitare, dando vita a un progetto che integra forma e funzione, tradizione e innovazione. Il risultato è una visione architettonica che genera emozioni, capace di raccontare il passato del luogo e, al contempo, proporre una nuova qualità dell’abitare urbano.
Questo intervento diventa così un manifesto di come le grandi città siano chiamate a ridefinire il proprio assetto non solo urbanistico, ma anche sociale e culturale. Le soluzioni tecnico-costruttive adottate non si limitano a valorizzare l’immagine degli edifici, ma incidono concretamente sulla vita quotidiana, introducendo nuovi modelli di comfort, sostenibilità e benessere. “Con volumi puri si è costruito un nuovo sito in modo che l’architettura potesse dialogare con le preesistenze novecentesche, restituendo un’identità al luogo. Un vuoto urbano è tornato a essere uno spazio vivo per la comunità, un frammento disegnato di città.” Le due torri, con la loro estetica rigorosa e distintiva, dialogano con il parco di Villa Casa Alta e con il fronte neoclassico della villa storica, in un continuo rimando tra epoche e stili. Sono architetture che si stagliano nello skyline come simboli di un abitare contemporaneo consapevole e culturalmente ricco.

“Disegnare le case per Vittorio Moretti è stata per me l’occasione di esprimere una visione profonda dell’abitare: recuperare il significato primordiale della casa come rifugio, come luogo dove rigenerarsi, riconnettersi alla propria memoria e sentirsi parte di un disegno comune.”
— Mario Botta